"Da grande sarò..." Chi non ha mai fantasticato sull'età adulta e sulla libertà che sembra offrire? Il problema è che a volte ci si ritrova nell'età adulta a non volersi più lasciare alle spalle l'infanzia e a dover affrontare le responsabilità che arrivano e ci schiacciano. Ma a un certo punto tutti dobbiamo affrontare la realtà: nella vita reale, il nostro mantello dell'invisibilità non funziona. Sei un adulto e devi affrontarlo, perché se non lo fai rischi di cadere da una grande altezza e la caduta può essere brutale.
Crescere può essere spaventoso 😨. Per alcuni significa abbandonare la sicurezza del bozzolo familiare; per altri è l'ansia di perdere la spensieratezza degli anni più giovani. Più responsabilità e meno divertimento, infatti, visto così, è comprensibile che alcuni di noi si sentano un po' in apprensione all'idea di girare l'angolo. Sì, il mondo dell'infanzia non conosce limiti. Certo, i bambini hanno regole e obblighi ⛔ ma i loro sogni e la loro immaginazione non conoscono limiti. Diventare adulti significa entrare nella realtà, scontrarsi con i limiti che essa impone e affrontarli.
Se dal punto di vista di un bambino, l'età adulta sembra essere un luogo di infinita libertà dove tutto sembra possibile, una volta dall'altra parte le cose sono molto meno rosee. Ci rendiamo subito conto dei limiti imposti dall'età adulta e delle paure che essa genera.
Infine, la paura di crescere è anche la paura di affermarsi, di non essere più il figlio dei genitori per diventare una persona a sé stante, liberata nel vasto mondo. È anche la paura di agire, legata alla paura del successo, ma anche all'idea della morte, che è molto più presente nell'età adulta che nell'infanzia. Perché fare questo o quello se la fine si avvicina inesorabilmente? Infine, crescere significa anche dover affrontare la paura della solitudine.
Paura di crescere = gerontofobia?La gerontofobia non è esattamente la paura di crescere, ma la paura di invecchiare 👵. Si parla addirittura di un'avversione per tutto ciò che ha a che fare con la vecchiaia. I gerontofobici fanno di tutto per cercare di rallentare il processo di invecchiamento. Se sono già anziani, possono anche negarlo, rifiutando i vantaggi associati alla loro età o rifiutando di stringere relazioni con persone della loro stessa età. |
La paura di crescere deriva generalmente da due fonti: l'incertezza e il cambiamento 🤔. Con l'avanzare dell'età, ci troviamo di fronte a nuove responsabilità e decisioni che possono plasmare tutta la nostra vita futura. Sono cose che fanno paura! Inoltre, crescere spesso significa lasciarsi alle spalle cose familiari: la famiglia, gli amici, la casa, la città o addirittura uno stile di vita. Crescere viene naturale. Invecchiamo, che ci piaccia o no, ma diventare adulti significa davvero fare il grande passo e lasciare il nido.
A volte significa lasciare la casa di famiglia, altre volte significa trovare un lavoro, decidere da soli e altre ancora significa conoscere nuove persone, impegnarsi in una relazione sentimentale o semplicemente fare il bucato, cambiare l'olio e pagare le tasse. Più diventiamo grandi, più ci rendiamo conto dei vincoli che derivano dalla crescita. A volte è difficile accettare questa realtà quando si hanno problemi con le costrizioni o non si è imparato a gestire la frustrazione.
Diventare adulti significa anche essere indipendenti e autonomi, ma si tratta di un processo che a volte richiede tempo e che spesso viene appreso durante l'infanzia o, più in particolare, l'adolescenza.
Quando ti rendi conto di tutto questo, ti dici che ci sono molte buone ragioni per voler rimanere un bambino. Il rischio è che tu soffra della sindrome di Peter Pan e che rifiuti tutto ciò che ha a che fare con il mondo degli adulti. Rischi di diventare dipendente dai tuoi genitori o da un partner sostitutivo. È anche un atteggiamento che, non a caso, ti impedisce di svilupparti come adulto e di rivelare tutto il tuo potenziale. Non riuscire a confrontarsi con il mondo degli adulti può portare a una serie di problemi più o meno pericolosi e a danni alla salute fisica e mentale:
Superare la paura di crescere spesso implica un lavoro su se stessi. Puoi iniziare riconoscendo e accettando che è perfettamente normale avere paura del cambiamento. Abbiamo tutti delle buone ragioni per rimanere nella nostra zona di comfort, tranne quando questo ci impedisce di rivelare noi stessi e di svilupparci come individui. Avere paura di crescere e desiderare di rimanere nel mondo dell'infanzia non è una situazione che permette a una persona di realizzarsi o addirittura di essere felice. Dove c'è paura, rifiuto e persino fobia, raramente si parla di felicità 😥.
Per superare la paura di crescere, possiamo finalmente lavorare su tecniche di gestione dello stress, come la meditazione, ma il passaggio attraverso la terapia è spesso necessario. Infatti, uno psicologo può sbloccare questo tipo di situazione, in particolare attraverso la TCC, terapia cognitivo-comportamentale.
A mio avviso, la paura di crescere spesso ci porta a pensare di doverci conformare a una certa idea di vita adulta. Ma essere adulti non significa solo avere vincoli e responsabilità. Sono molto presenti, ma non è tutto o niente. Non c'è l'obbligo, ad esempio, di abbandonare una passione dell'infanzia. L'idea è anche quella di trovare l'equilibrio che ti renderà un adulto realizzato. Un equilibrio tra responsabilità e piacere, tra maturità e spensieratezza.
Il consiglio della redazione: è importante chiedere aiutoSe questa paura ti impedisce di essere felice e realizzato, non esitare a consultare uno psicologo. Ti aiuterà a superare questa paura aiutandoti a comprenderne le origini, a gestire meglio le tue emozioni e a cambiare i tuoi schemi di pensiero. Ti darà gli strumenti e le chiavi di cui hai bisogno per entrare nell'età adulta con maggiore serenità. 🤗 Capirsi, accettarsi, essere felici... Qui e ora ! #BornToBeMe |
Altri articoli che potrebbero interessarti:
Articolo suggerito da Giada Paoli
Il mio sogno è vivere sognando ad occhi aperti, amando infinitamente e sentirmi libera di essere ciò che desidero.
Pelle a buccia d’arancia, rotolini, smagliature… Non ho paura di dire che sono grassa perché per me non c’è niente di male. È un aggettivo che mi qualifica e sto imparando ad amarlo. Tutta opera del movimento del body positive: la perfezione non esiste, abbiamo tutti corpi diversi e dobbiamo semplicemente accettarlo. Oggi parliamo del body positive, quel movimento che fa bene al corpo e alla mente.
Il piccolino è arrivato. È un bellissimo regalo che dà gioia alla tua vita… Ciò che è un po’ meno bello è il tuo nuovo corpo. Certo, è un corpo magnifico, che ha saputo donare la vita, ma non è quello a cui eri abituata. Meno tonico, a tratti un po’ molliccio, più largo, meno fluido… difficile sentirsi a proprio agio in questo involucro che non ci piace. Eppure credimi, hai vari motivi per smettere di farti complessi.
Scena classica di vita quotidiana. Arrivo in palestra. L’istruttrice sta parlando con un ragazzo che non conosco ma trova comunque il tempo di salutarmi (ovviamente) e farmi i complimenti sul mio nuovo taglio (che carina!). Peccato che lo sconosciuto abbia rincarato la dose: “effettivamente, bel taglio!”. Ed ecco che divento un peperone e scappo imbarazzata.
L’oggi ottantaduenne Gary Chapman è un consulente matrimoniale animatore di seminari al quale le coppie devono tanto. Il progetto della sua vita: salvare matrimoni. Considerando che l’amore può assumere mille e una forma, e che ognuno di noi è diverso, noi tutti, ad un certo punto, abbiamo fatto fatica a capire il nostro partner. Un bacio sulla fronte al risveglio, un tête-à-tête alla fine della giornata…si può dare e ricevere in 5 modi diversi, sempre di amore si tratta! Scopri i 5 linguaggi del cuore.
Quando conosciamo noi stessi, raramente rivolgiamo la nostra attenzione agli altri, ma piuttosto al nostro mondo interiore. Questo è un errore! Troppo spesso trascurata, l'opinione che gli altri hanno di noi è altrettanto importante per conoscere meglio noi stessi. Esiste uno strumento prezioso che possiamo utilizzare per scoprire come siamo percepiti dall'esterno: la Finestra di Johari. Ma cos'è? Come può aiutarci a conoscere meglio noi stessi? Te lo spieghiamo noi!
Eccoti qui, ancora una volta incastrata per il week-end, obbligata a portarti il lavoro a casa, a occuparti del tuo nipotino o di fare un week-end con i suoceri. Cosa c’è che non va in te? Dici sempre di sì a tutto! Non è facile dire no, hai sempre paura di ferire o deludere gli altri e alla fine ti senti in colpa. Non preoccuparti, hai comunque fortuna nella sfortuna: si può ancora imparare a dire di no! Ti spiego come!
L’estate si avvicina e come ogni anno il problema è sempre lo stesso: cosa fare per coinvolgere i propri figli e non rischiare che restino tutto il giorno al cellulare? E se quet’anno cercassi delle attività estive che potrebbero realmente interessarli?
Soffro di disturbi alimentari (TCA) dall’adolescenza. Sono comparsi quando mi hanno fatto capire che il mio corpo non era come ci si aspettava che fosse. È iniziata una vera e propria maratona di diete e ho cominciato a soffrire di iperfagia, un disturbo alimentare simile alla bulimia. Per aiutarti a capire di cosa si tratta, ho deciso di spiegare nel dettaglio cos’è la bulimia (e distinguerla dall’iperfagia). Capire le cause di un disturbo o di un comportamento alimentare può aiutare a guarirne.
“Sei tu la figlia preferita”. Questa frase mia sorella me l’ha ripetuta milioni di volte. La sua gelosia ha complicato le nostre vite per tantissimo tempo, anche se io desideravo soltanto che fossimo più unite. Lei mi ha buttato addosso il suo rancore per diverso tempo, al punto che la situazione era diventata ingestibile: non ne potevo più di sentire quel sentimento misto tra rabbia e senso di colpa. Mettere una pietra sopra tanti anni di gelosia non è stato facile, ma ce l’abbiamo fatta! Esistono però delle soluzioni per fare in modo di non arrivare fino a questo punto, evitando che la gelosia ci porti a rovinare tutto. Vediamole insieme!
La dismorfofobia o disturbo da dismorfismo corporeo, è la costante e immotivata paura di apparire brutti e pieni di difetti. Molto di più che un semplice complesso fisico, la dismorfofobia può scatenare disturbi degenerativi come la depressione. Ma quali sono i sintomi? Si può combattere?
"Non preoccuparti se gli altri non ti apprezzano. Preoccupati se tu non apprezzi te stesso."
|
